Quadro giuridico relativo alla libertà religiosa ed effettiva applicazione
Il Preambolo della Costituzione argentina[1] invoca la protezione di Dio, fonte di ogni ragione e giustizia. L’articolo 2 stabilisce che il governo «sostiene la fede cattolica apostolica romana», mentre l’articolo 14 garantisce a ogni persona il diritto di professare liberamente la propria religione.
Al momento dell’insediamento, il Presidente e il Vicepresidente prestano giuramento «in conformità con le loro convinzioni religiose» (articolo 93).
Ai sensi dell’articolo 73, «gli appartenenti al clero regolare non possono essere membri del Congresso».
Progetti di legge in materia di libertà religiosa sono stati presentati nel 2021[2], nel 2022[3] e nuovamente nel periodo in esame. Vi sono stati anche tentativi di abrogare o modificare la Legge 21.745, che disciplina la registrazione dei gruppi religiosi. Negli ultimi trent’anni, sono state avanzate numerose proposte legislative simili.
Il sistema giuridico vieta qualsiasi forma di discriminazione nei confronti dei lavoratori, comprese quelle fondate su motivi religiosi (articolo 17), e i datori di lavoro non possono chiedere ai dipendenti informazioni riguardanti le loro convinzioni religiose (articolo 73) [4].
In ambito educativo, l’articolo 126 (comma b) della Legge sull’istruzione stabilisce il rispetto della libertà di coscienza degli studenti, mentre l’articolo 128 (comma c) garantisce ai genitori il diritto di tener conto delle proprie convinzioni religiose nella scelta dell’istituzione scolastica o universitaria per i propri figli[5].
L’articolo 80 (paragrafo 4) del codice penale argentino prevede l’ergastolo per gli omicidi motivati da ragioni religiose. L’articolo 119 (comma b) considera l’appartenenza al clero come circostanza aggravante nei casi di abuso sessuale[6].
L’Argentina riconosce ufficialmente la Chiesa cattolica e le sue attività in virtù di un accordo firmato con la Santa Sede nel 1966[7]. Tale accordo è stato ratificato dal Congresso nazionale, che – ai sensi dell’articolo 75 (paragrafo 22) della Costituzione – ha la facoltà di «approvare o respingere i trattati conclusi con altre nazioni e con organizzazioni internazionali, nonché i concordati con la Santa Sede». Inoltre, Argentina e Santa Sede hanno stipulato un accordo specifico relativo all’Ordinariato militare e alla cappellania delle Forze Armate[8].
In passato, lo Stato argentino ha erogato stipendi e benefici a determinati membri del clero cattolico[9]. Tuttavia, nel 2018, la Conferenza episcopale argentina (CEA) ha avviato un processo di rinuncia progressiva al finanziamento pubblico, nell’ambito di un’intesa con il governo volta a promuovere una maggiore separazione tra Chiesa e Stato[10]. Tutti i contributi statali sono cessati il 31 dicembre 2023[11].
L’articolo 146 (comma c) del codice civile e commerciale argentino stabilisce che la Chiesa cattolica è una persona giuridica di diritto pubblico[12], disciplinata dai propri ordinamenti interni (articolo 147) [13]. Le altre Chiese, confessioni o entità religiose sono invece considerate persone giuridiche private, secondo l’articolo 148 (comma e), e soggette al codice civile e commerciale nonché ai rispettivi statuti[14].
Tutte le organizzazioni religiose devono essere registrate presso il Registro Nazionale delle Religioni, con l’eccezione della Chiesa cattolica, già riconosciuta in virtù del già citato concordato con la Santa Sede[15].
Alcune festività cattoliche sono considerate giorni festivi ufficiali. I fedeli di religioni non cristiane, quali l’Ebraismo e l’Islam, hanno il diritto di osservare i propri giorni sacri, che sono considerati a tutti gli effetti non lavorativi[16].
L’articolo 244 del codice civile riconosce a ogni ministro di culto appartenente a una religione legalmente riconosciuta il diritto di non rivelare, in sede processuale, le informazioni riservate apprese nell’esercizio del proprio ministero[17].
La Legge 27.678, approvata nel luglio 2022, ha istituito una strategia nazionale per rispondere ai bisogni spirituali dei pazienti sottoposti a cure palliative[18].
Nella Provincia di Neuquén è stato presentato un disegno di legge finalizzato a garantire ai membri delle forze di polizia il diritto di professare liberamente la propria religione e di ricevere assistenza spirituale[19].
La Provincia di Buenos Aires ha introdotto il “Disegno di legge sull’istruzione pubblica senza interferenze religiose”[20], volto ad assicurare un’educazione laica in tutte le scuole pubbliche e private, prevedendo il divieto di riti e pratiche religiose all’interno degli istituti scolastici, nonché dell’esposizione di simboli religiosi.
Episodi rilevanti e sviluppi
Nel marzo 2023, l’Università di Cuyo, a Mendoza, ha ospitato una mostra fotografica giudicata blasfema da alcuni leader cristiani, suscitando «dolore, disagio, perplessità e rigetto», oltre a «offendere il sentimento religioso»[21].
In modo analogo, nel maggio 2023, il Museo di Belle Arti di Buenos Aires ha allestito un’esposizione che includeva La civilización occidental y cristiana, un’opera provocatoria dell’artista argentino León Ferrari. La scultura, risalente al 1965 e pensata come risposta alla guerra del Vietnam, raffigura Cristo crocifisso su un aereo da guerra statunitense. Già oggetto di controversie in occasione di una mostra del 2004 a Buenos Aires[22], l’opera fu allora definita dall’allora arcivescovo Jorge Bergoglio come «una blasfemia che disonora la nostra città»[23].
I tribunali provinciali si sono altresì pronunciati su questioni legate alla libertà religiosa. A Mendoza, un complesso turistico è stato condannato al risarcimento dei danni nei confronti di una giovane musulmana cui era stato impedito di fare il bagno indossando il burkini[24]. A Córdoba, una donna ha ottenuto il diritto di pregare nella moschea nella stessa sala destinata agli uomini, come le era stato consentito in passato sotto la guida di un altro imam[25].
Il Consiglio Argentino per la Libertà Religiosa (Consejo Argentino para la Libertad Religiosa, CALIR) aveva già manifestato preoccupazione per la proliferazione di ordinanze municipali che istituivano registri religiosi e imponevano restrizioni ai luoghi di culto, una tendenza che ha assunto particolare rilevanza nel periodo in esame[26]. Nel 2023, il governo provinciale di La Pampa ha creato un Registro Provinciale delle Entità Religiose e dei Ministri della Cultura[27], registrando sei nuove chiese durante una cerimonia volta a valorizzarne il contributo sociale e spirituale[28]. Nella Provincia di Mendoza, è stata approvata un’ordinanza per la regolamentazione dei “templi di fede”, che ha istituito la Direzione Municipale per le Questioni Religiose con funzioni di registrazione dei luoghi di culto[29]; un’iniziativa simile è in fase di sviluppo a Puerto Madryn, nella Provincia di Chubut[30].
Nel marzo 2023, durante l’incontro annuale della Commissione episcopale per la pastorale indigena, le comunità indigene e i rappresentanti della Chiesa hanno denunciato una serie di ingiustizie storiche e attuali, tra cui la confisca violenta delle terre ancestrali, la repressione dell’identità culturale e spirituale e la persistente marginalizzazione da parte delle autorità. I partecipanti hanno criticato lo Stato per il mancato rispetto dei propri impegni, tra cui il riconoscimento dei diritti territoriali, l’adozione di tutele giuridiche adeguate e l’inclusione delle comunità indigene nei processi decisionali. È stato pertanto rivolto un appello al governo affinché adotti misure concrete, in linea con i quadri giuridici nazionali e internazionali, per la tutela dei diritti dei popoli indigeni[31].
Nello stesso mese, il Ministero della Giustizia ha organizzato un incontro con donne musulmane in occasione della Giornata Internazionale per la Lotta all’Islamofobia[32].
Nel marzo 2023, il Consiglio per l’Educazione Cattolica (CONSUDEC) e la Federazione delle Associazioni Educative Religiose dell’Argentina (FAERA) hanno espresso preoccupazione per la sostenibilità economica delle scuole cattoliche a seguito di recenti decisioni governative. Tali scuole, che dipendono in larga parte da sovvenzioni statali e rette scolastiche, si trovano a fronteggiare un divario finanziario dovuto all’obbligo di aumentare del 66 percento gli stipendi degli insegnanti, mentre gli incrementi delle rette sono stati limitati al 16,8 percento. Poiché tra l’80 e l’85 percento delle spese scolastiche è destinato agli stipendi, questo squilibrio minaccia la loro sopravvivenza[33].
Nell’aprile 2023, la Corte Suprema ha respinto la richiesta di una persona di modificare il sesso indicato nel proprio certificato di battesimo, precisando che la registrazione dei sacramenti rientra nelle competenze della Chiesa cattolica e non dello Stato[34].
Nel giugno 2023, la Parrocchia di Santa Eucaristía a Buenos Aires è stata profanata e il suo ostensorio contenente la Santissima Eucaristia è stato trafugato[35]. Un episodio analogo è stato segnalato nella Parrocchia della Sagrada Familia nel luglio 2023[36].
Sempre nel giugno 2023, il Congresso ha approvato la Legge 27.744, che istituisce il 18 luglio come giornata di lutto nazionale in memoria dell’attentato del 1994 contro l’Associazione Mutualista Israelita Argentina (AMIA) [37]. Nell’aprile 2024, il Congresso ha approvato anche la Legge 27.741 che stabilisce il 31 ottobre come Giornata Nazionale delle Chiese evangeliche e protestanti[38]. In Argentina si stima che vi siano circa sei milioni di evangelici, pari al 15% della popolazione. Nell’agosto 2024, la Provincia di Neuquén ha istituito la Giornata Provinciale del Pastore Evangelico, che sarà celebrata ogni anno il 22 settembre in riconoscimento del lavoro svolto dai ministri evangelici[39].
Nel giugno 2023, il Ministero degli Affari Esteri ha nominato un Rappresentante Speciale per la Lotta all’Antisemitismo, incaricato di promuovere iniziative preventive a livello nazionale e internazionale, anche attraverso la partecipazione a forum[40].
Il 18 luglio 2023, l’Argentina ha lanciato un programma nazionale denominato «MenstruAR», volto a promuovere un accesso equo alla salute mestruale. Sviluppata dalla Direzione Nazionale per le Politiche di Uguaglianza Integrale, l’iniziativa si inserisce nel quadro della dichiarazione congiunta delle Nazioni Unite dell’8 marzo 2019, che invitava gli Stati a superare i tabù legati alle mestruazioni. La dichiarazione sottolineava che, in alcuni Paesi, le donne e le ragazze mestruate sono considerate impure e vengono escluse dalla partecipazione a cerimonie religiose o culturali, nonché dall’accesso ai luoghi di culto[41].
Il 18 settembre 2023, la Segreteria per il Culto – parte del Ministero degli Affari Esteri – e l’Istituto per il Dialogo Globale e la Cultura dell’Incontro hanno lanciato il Programma Internazionale della Speranza. L’iniziativa mira a promuovere azioni collaborative e il dialogo tra i settori sociali, culturali, comunitari, politici e religiosi, con l’obiettivo di costruire un futuro più giusto, inclusivo, equo e sostenibile. Il programma propone la speranza come motore di progresso sociale e intende costituire una rete cooperativa fondata sul rispetto reciproco, la cura della «casa comune» e la tutela dei diritti umani[42].
Nello stesso anno, si sono svolte le celebrazioni per il 180º anniversario della Chiesa evangelica tedesca in Argentina, con la partecipazione di esponenti religiosi di varie denominazioni[43].
Nel 2023, durante la campagna per la rielezione, il sindaco di La Matanza, Fernando Espinoza, ha diffuso un video promozionale che includeva un’immagine della Vergine di Luján, accompagnata dal logo municipale e dalla parola fe (fede), un termine che alludeva sia al credo religioso, sia alle sue iniziali. Nel video, Espinoza ha raccontato la propria devozione personale e il legame familiare con la Vergine, suscitando critiche per l’utilizzo di simboli religiosi a fini politici[44].
L’Argentina continua a distinguersi per il suo impegno nel dialogo interreligioso. Nel 2023, leader religiosi, senatori e funzionari hanno partecipato all’evento «Dialogo globale per promuovere la tolleranza, la pace e il rispetto della libertà di credo», volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla discriminazione religiosa e a evidenziare la crescente preoccupazione per l’aumento dell’intolleranza e della violenza, spesso alimentate da islamofobia, antisemitismo e sentimenti anticristiani[45].
Nel gennaio 2024, la Corte d’Appello Civile di Buenos Aires (Cámara de Apelaciones en lo Civil) ha accolto il ricorso presentato da una ragazza ebrea di 12 anni, autorizzandola a recarsi in Israele per celebrare il suo bat mitzvah con la famiglia. La sentenza ha riconosciuto il superiore interesse della minore e il diritto alla libertà religiosa, valorizzando il contesto ebraico ortodosso in cui era cresciuta e la rilevanza culturale dell’evento. Un tribunale di primo grado aveva inizialmente respinto la richiesta per ragioni di sicurezza legate al conflitto in Medio Oriente, ma la Corte d’Appello ha ribaltato la decisione, rilevando che erano state adottate misure idonee a tutelare la sicurezza della minore[46].
La Delegazione delle Associazioni Israelite Argentine (DAIA) ha denunciato un forte incremento degli episodi di antisemitismo nel 2023: i casi sono aumentati del 44 percento rispetto all’anno precedente, con il 57 percento degli episodi concentrato nei tre mesi successivi all’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023[47]. La tendenza si è accentuata nel gennaio 2024, mese in cui sono stati documentati oltre 100 episodi – pari a un aumento del 600 percento rispetto al gennaio 2023[48].
Nel febbraio 2024, il governo ha annunciato l’intenzione di sciogliere l’Istituto Nazionale contro la Discriminazione, la Xenofobia e il Razzismo (INADI), un ente istituito nel 1995 anche per offrire sostegno alle vittime di discriminazione religiosa[49]. La decisione è stata presentata come parte di un piano di razionalizzazione dell’amministrazione pubblica. Nonostante le forti critiche da parte di organizzazioni per i diritti umani e di gruppi come la DAIA[50], l’Istituto è stato ufficialmente soppresso nell’agosto 2024 tramite il Decreto 696/2024, che ha trasferito le sue funzioni al Ministero della Giustizia[51].
Nel marzo 2024, durante una manifestazione in occasione della Giornata Internazionale della Donna, un gruppo di manifestanti ha vandalizzato una chiesa evangelica a Luján[52]. L’Alleanza Cristiana delle Chiese Evangeliche della Repubblica Argentina (ACIERA) ha condannato l’episodio tramite un comunicato ufficiale. La Rete “Respeto Religioso” – fondata nel 2021 da laici cattolici per difendere la fede da offese pubbliche – ha espresso solidarietà alla comunità evangelica, chiedendo giustizia e l’accertamento delle responsabilità[53].
Nel mese successivo, nell’aprile 2024, un giudice della provincia di Salta ha condannato l’arcivescovo Mario Cargnello, il vescovo emerito Martín de Elizalde, il vicario giudiziale Loyola Pinto y de Sancristóval e padre Lucio Ajalla per «violenza di genere» nei confronti delle monache carmelitane scalze dello storico convento di San Bernardo. La sentenza ha riconosciuto diverse forme di abuso – religioso, psicologico, fisico (non sessuale) ed economico – protrattesi per oltre vent’anni, tra cui indebite interferenze nella gestione interna del convento e atteggiamenti abusivi durante il funerale della badessa.
Le tensioni tra la comunità delle monache e l’arcivescovo Cargnello si erano acuite negli ultimi anni, in particolare a causa del sostegno delle religiose alla devozione popolare della “Virgen del Cerro”, non riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa. L’arcivescovo ha sempre rifiutato di avallare le presunte apparizioni riferite dalla veggente María Livia Galiano de Obeid e non ha autorizzato la celebrazione della Messa presso il santuario a esse collegato[54]. Nel 2022, la Congregazione vaticana per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica ha riaffermato l’autorità del vescovo diocesano, ordinando alle religiose di attenersi strettamente alla vita monastica e di astenersi da attività apostoliche non autorizzate[55].
Nel giugno 2024, un tribunale di La Matanza ha stabilito che un bambino di 11 anni, dichiarato adottabile in seguito all’allontanamento dalla famiglia per episodi di violenza, fosse affidato a una nuova famiglia che rispettasse la sua identità ebraica. Il minore aveva espresso chiaramente il desiderio di essere adottato da una famiglia ebrea, anche se non necessariamente ortodossa. Il giudice ha sottolineato che la tutela della sua identità religiosa rispondesse all’interesse primario del bambino e che, secondo la tradizione ebraica, l’adozione all’interno della fede contribuisce a preservare l’identità, la continuità comunitaria e i valori religiosi[56].
Nel mese di ottobre, delle scritte antisemite sono state rinvenute su un monumento nel Parco Rivadavia di Buenos Aires. Le autorità hanno avviato un’indagine e rafforzato le misure di sicurezza a tutela delle istituzioni ebraiche, in risposta alla crescente ondata di violenza[57].
Sempre in ottobre, nella provincia di Tucumán, una petizione presentata da un gruppo di avvocati per la rimozione di un’immagine della Virgen del Valle dalla sala dell’Ordine degli Avvocati è stata respinta[58].
Il 30 novembre 2024, la parrocchia della Natività del Signore, situata nel quartiere Rucci della città di Rosario (provincia di Santa Fe), è stata oggetto di un attacco incendiario con una molotov, che ha danneggiato il pavimento, una recinzione e una parete della cappella. Sul luogo è stato ritrovato un biglietto con una richiesta di liberazione di Marcelo “Frentudo” Fernández, noto criminale arrestato di recente nell’ambito di un’indagine sul traffico di droga[59].
Il 25 novembre 2024, il governo ha celebrato la Giornata della Libertà Religiosa, sottolineando «la convivenza esemplare e il dialogo tra le diverse religioni, che lo Stato ha il dovere di promuovere»[60]. Alla ricorrenza ha preso parte anche il Consiglio Argentino per la Libertà Religiosa (CALIR) [61].
Nel 2024, la Comunità di Sant’Egidio e la Commissione per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso dell’Arcidiocesi di Buenos Aires hanno organizzato un incontro di preghiera per la pace[62]. Sempre nello stesso anno si è svolta una nuova edizione de “La Notte dei Templi” [63], che ha offerto ai partecipanti l’opportunità di visitare luoghi di culto rappresentativi della pluralità religiosa del Paese[64].
Nel periodo in esame, la Chiesa cattolica ha mantenuto un ruolo attivo nel dibattito pubblico. In occasione della Settimana Sociale del 2023, la Commissione episcopale per la pastorale sociale ha rivolto un appello a favore di «una maggiore capacità di ascolto, di memoria e di rafforzamento della democrazia»[65]. Nel giugno 2024, Caritas Argentina ha pubblicato un rapporto sulla povertà[66]. Nel dicembre 2024, la Conferenza episcopale argentina ha inviato una lettera al nuovo Presidente della Repubblica, manifestando la propria disponibilità al dialogo e alla collaborazione[67], offerta che è stata accolta positivamente[68].
Prospettive per la libertà religiosa
Nel periodo in esame, l’Argentina ha registrato due sviluppi positivi: una diminuzione degli episodi di intolleranza religiosa violenta e un rinnovato dinamismo nel dialogo interreligioso, da sempre parte integrante della vita pubblica del Paese. Con la cessazione delle ultime restrizioni legate alla pandemia di COVID-19, le relazioni tra Chiesa e Stato hanno conosciuto un sensibile miglioramento. Inoltre, diverse sentenze emesse dai tribunali hanno confermato l’impegno del sistema giudiziario a tutela della libertà religiosa. Le prospettive in materia appaiono quindi favorevoli.
Fonti